Si parla molto di amore nelle poesie di Wislawa Szymborska: ma se ne parla con una così impavida sicurezza di tocco e tonalità così sorprendenti che anche un tema sin troppo frequentato ci appare miracolosamente nuovo. «Sentite come ridono – è un insulto» scrive di due amanti felici. «È difficile immaginare dove si finirebbe / se il loro esempio fosse imitabile» – e ad ogni modo «Il tatto e la ragione impongono di tacerne / come d’uno scandalo nelle alte sfere della Vita». Anche parlando d’amore la voce della Szymborska sa dunque essere irresistibilmente ironica: non a caso Adam Zagajewski diceva di lei che «sembrava appena uscita da uno dei salotti parigini del Settecento». Ma sa anche essere, dietro lo schermo della colloquiale naturalezza e dell’ingannevole semplicità, grave e trafiggente, come quando affida a un panorama divenuto ormai intollerabile il compito di proclamare l’assenza («Non mi fa soffrire / che gli isolotti di ontani sull’acqua / abbiano di nuovo con che stormire») o all’amore a prima vista quello, ancor più temerario, di smascherare il caso-destino che ci governa: «Vorrei chiedere loro / se non ricordano – / una volta un faccia a faccia / in qualche porta girevole? / uno ‘scusi’ nella ressa? / un ‘ha sbagliato numero’ nella cornetta? / – ma conosco la risposta. / No, non ricordano».
Cod: 9788845932373

I 3 porcellini
Il brigante e Margherita
Non tutto è perduto. Un'avventura del commissario Bordelli
Il cagnolino di Milly
La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico. Ediz. ampliata
Sotto la città. I casi dell'ispettore Erlendur Sveinsson. Nuova ediz. Vol. 1
Il pesciolino d'oro
Dieci domande sui libri
Imparo ad allacciarmi le scarpe con Camilla
Buio d'amore
Racconti dell'India 


Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.