Vienna, 1911. Sulla Heugasse, costruito con la pietra bianca più bella d’Austria, sorge il palazzo dei Goldbaum, una famiglia di influenti banchieri ebrei. In città si dice che siano così ricchi e potenti che, nelle giornate uggiose, noleggino il sole perché brilli per loro. Ben poco accade, dentro e fuori la capitale, su cui non abbiano voce in capitolo, e meno ancora senza che ne siano a conoscenza. Persino nei fastosi palazzi di Casa d’Asburgo. Rinomati collezionisti di opere d’arte, mobili di squisita fattura, ville e castelli in cui esporli, gioielli, uova Fabergé, automobili, cavalli da corsa e debiti di primi ministri, i Goldbaum, com’è costume delle cosmopolite dinastie reali d’Europa, si sposano tra loro. Perché gli uomini Goldbaum continuino a essere ricchi e influenti banchieri è necessario, infatti, che le donne Goldbaum sposino uomini Goldbaum e producano piccoli Goldbaum. Anche la giovane, ribelle Greta Goldbaum deve rassegnarsi alla tradizione di famiglia e dire addio alle sue scapestrate frequentazioni nella ribollente Vienna del primo decennio del Novecento, sposando Albert Goldbaum, un cugino del ramo inglese della famiglia. Per una ragazza della sua estrazione sociale il matrimonio è una delle spiacevolezze della vita da affrontare prima o poi, e con questo spirito Greta lascia Vienna per la piovosa Inghilterra. A Tempie Court, dove si trasferisce, la ragazza si sente estranea persino a se stessa: la nuova famiglia la tratta con rispetto, la servitù con deferenza e Albert è cortese e sollecito. Ma la sua presenza riesce a essere opprimente come una coperta pesante in una nottata troppo calda, e tra i due giovani si instaura una gelida, sottile antipatia. Al punto che Lady Goldbaum, la madre di Albert, decide di donare alla ragazza un centinaio di acri come dono di nozze, un giardino dove sentirsi finalmente libera da ogni costrizione. Alla silenziosa contesa di Temple Court si aggiunge, però, il fragore di ben altro conflitto: la prima guerra mondiale, il tragico evento che spazzerà via l’intero vecchio ordine su cui l’Europa si era retta per secoli. La corsa agli armamenti è tale che persino gli influenti Goldbaum, benché abituati a lavorare con discrezione dietro le quinte dei governi e delle dinastie reali, non possono alterarne il corso. Per la prima volta in duecento anni, la famiglia si troverà su fronti opposti e Greta dovrà scegliere: la famiglia che ha creato in Inghilterra o quella che è stata costretta a lasciare in Austria. Natasha Solomons dona al lettore una storia d’amore e al contempo getta uno sguardo nuovo sulla complessità dell’identità ebraica all’inizio del XX secolo e sul ruolo delle banche nei finanziamenti alla causa bellica.
Cod: 9788854517561

Il mio mondo
Gli ultimi orsi polari
Mummery
Manuale della parolaccia
Eater Vol. 2
I racconti
Auto d'epoca
La vita segreta delle volpi
Fin de Siècle
Photo Pierre et Gilles. Ediz. multilingue
Galileo filosofo geometra
La Divina Commedia
Il labirinto
Il museo Correr di Venezia
I libri della giungla - storie per tutti
Menopausa secondo natura
Uomini del Cervino. 100 anni di storia alpinistica dall'esplorazione alla conquista
La luna e i falò. Ediz. integrale. Con Segnalibro
Helgoland
Balest opere 1971/2000
Christmas doodles! puzzles! silly stuff!
Pesce a tavola
L'ombra dello scorpione (The stand)
I 3 porcellini
La sola colpa di essere nati
Al servizio di sua maestà. Un secolo di revolver militari britannici (1854-1957). Ediz. illustrata
Io e gli altri - Gabriele è troppo alto
I bottoni del signor Montefiore e altre storie ebraiche
Men's magazines vol. 4
Il teatro: La locandiera-La bottega del caffè-Il servitore di due padroni-I Rusteghi.
I quattro maestri
Lo stile dello zar. Arte e moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo. Ediz. illustrata
Arte della civiltà islamica
Elefanti. Livello 1. Ediz. a colori
1984. Ediz. integrale. Con Segnalibro
Nell'antro dell'alchimista Vol. 2
Io e gli altri - gli occhiali di Ugo sono rossi come un papavero
Lungo petalo di mare
Adesso lo sai
Il brigante e Margherita
La facciata di palazzo Madama
Racconti dell'India 


Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.