Programmate dal suo autore, Giovanni Sercambi (Lucca 1345-48 – ivi 1424) per raccontare «alquante delle molte cose che son seguite in Lucca e in altri paesi», le Croniche hanno inizio nel 1164 e si concludono nel 1423, con il racconto di quella peste che costerà la vita al suo stesso autore. Ma è dalla seconda metà del XIV secolo che il racconto del Sercambi diviene vera, diretta testimonianza, cronaca vissuta di avvenimenti dei quali egli è testimone, e qualche volta attore diretto.
Il primo codice, oggetto della presente edizione, giunge sino all’anno 1400 e fu suddiviso dal suo autore in tre parti distinte. La prima dal 1164 al 1313 cioè «del tempo che Luccha era in sua libertà, vivendo a parte guelfa, fino a tanto che fu riducta a parte ghibellina, et che perdeo sua libertà»; la seconda, dal sacco di Lucca perpetrato dai pisani di Uguccione della Faggiuola (14 giugno del 1314) al recupero della libertà iniziata nel 1368, è caratterizzata dall’avventura gloriosa di Castruccio, dai quaranta anni di incertezze politiche e di dominazioni straniere succedutesi alla fine della sua tirannide, e soprattutto segnata dalla spietata dominazione di Pisa (1342-1369). La terza, dalla libertà recuperata all’avvento della signoria di Paolo Guinigi (1400).
Oggi, grazie all’opera di Giorgio Tori, possiamo leggere in italiano corrente questa preziosa testimonianza di storia lucchese e italiana, completa delle immagini che arricchiscono il codice originale, conservato nell’Archivio di Stato di Lucca e qui riprodotte grazie alla collaborazione dell’Archivio stesso.
Cod: 9788800000288
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