Questa nuova opera di Ruggero Savinio, si potrebbe leggere come un vasto romanzo di memoria: la recherche di un saggista capace di organizzare un’estesa conoscenza dell’arte (si tratti di pittura, musica, o letteratura) in una prosa limpida e meditativa, lirica o ironica, a seconda del caso. Siamo con lui nell’infanzia romana, a casa dell’eccentrica zia Elettra (un’attrice che lavorò con Eleonora Duse) quindi al Louvre negli anni Sessanta, e poi a Milano. Una vita legata ai luoghi, all’arte, al legame tra sensi e pensiero; a quella ragione ultima che elude l’accumulo indiscriminato dell’esperienza: «Nella mia vita ho fatto esperienza dell’amore, del tradimento, della gelosia. Anzi, dire che ne ho fatto esperienza non è esatto, perché non sono mai stato ammaestrato dalla vita, e mi sono sentito sempre inerme e inconsapevole cornea diciott’anni. Tutto mi portava a credere che quel che si chiama esperienza è solo la particolare cadenza con cui i fatti che ci accadono risuonano in noi, e si accordano con la nostra melodia interna».
Cod: 9788876445651

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